Il recupero
Il 13 gennaio 1991, data della stipula del rogito, si concretizzava da parte l'Amministrazione dell'comunale l'acquisizione dell'immobile perseguendo un'idea iniziata nel 1988, cioè quella di destinarlo a scopi culturali. I lavori di recupero, stante anche la difficoltà di reperire finanziamenti, sono durati molti anni.
In primo luogo si provvedeva di risanamento generale, in particolare del tetto.
Grazie all'apporto di generosi volontari è stato possibile liberare l'interno dalla sporcizia, dal guano dei piccioni e dalle masserizie abbandonate fin dai tempi in cui l'ex chiesa era stata adibita a magazzino ed officina.
Nel 1998 il restauratore soncinese Antonio Cavalli riportava alla luce gli affreschi di ottima fattura e mai sufficientemente studiati.
Bisogna arrivare, però al 2011 per giungere finalmente ad una riapertura pubblica con l'allestimento di un primo mercatino di libero scambio ed in un edificio ancora semivuoto.
Nel 2012 veniva recuperato e restaurato il portale originale: in aggiunta fu montato all'ingresso il cancello che un tempo era collocato al cimitero, un'opera in ferro battuto del 1833.
E la storia continua: di donazione in donazione, la vecchia chiesa si è riempita non solo di oggetti, ma soprattutto di ricordi, la storia del nostro trascorso.
E la mostra è divenuta una tappa irrinunciabile per chi vuole percorrere a brevi passi la memoria del passato sia da chi l'ha vissuto, sia da chi, come le più giovani generazioni, lo trova anomalo o inconsueto.
Ultimo aggiornamento:
14/06/2019